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preludio ad Abissi di dolore
strane storie
di Giuseppe Felici rossointoccabile
e con il contributo straordinario di Carlo Monni per la scena di Matt.
Boswell: ci si annoia a starcene qui in ozio.
Johnson: ciò accade, signore, perché gli altri stanno lavorando, ci manca la compagnia. Se tutti stessimo in ozio, nessuno si annoierebbe: ci divertiremmo tutti a vicenda.
James Boswell
Un bar senza nome. Ovunque esso sia.
- Ehi, alza, c'è Oprah[i]! -
-...va trovata della cosiddetta Fondazione Scientifica. L'azienda legata al super-gruppo autoproclamatosi Guardia dell'Infinito ne ha tirata fuori una delle sue e subito è partita una polemica feroce. Ma inutile tirarla per le lunghe. Vi faremo vedere lo spot che è la pietra dello scandalo e subito dopo inizieremo il nostro dibattito, anche se alcuni degli ospiti non sono ancora arrivati. -
Sullo schermo compare un primo piano di Adam Warlock.
Sullo sfondo scene della Guardia che combatte minacce aliene.
La voce è dura e quasi ipnotica.
- Mi rivolgo a quelli di voi che hanno un potere e non sono stati in grado di metterlo a frutto.
La società può essere dura e la forza non è sempre la migliore risposta.
Vi siete messi nei guai, spesso anche con la legge, ma in fondo tutto ciò che volete è ciò che vogliono tutti. Un tetto sulla testa, di che vivere, magari con un certo agio.
Se foste stati un po' più fortunati avreste trovato un lavoro ben pagato, magari come guardia del corpo di un ricco industriale.
Non vi avrebbero rubato i brevetti per le vostre invenzioni.
Non sareste stati ingannati da qualche dio degli inganni, incantati dai piani di qualche bionda asgardiana, non sareste caduti nelle grinfie di qualche clownesco ma pericoloso nostalgico del nazismo. Non sareste stati coinvolti nei grotteschi piani di Destino.
Ora è tardi, vi dite, nessuno ci offrirà più una possibilità, vi dite.
Non volete piombare in una vita piatta e in un lavoro appena sufficiente per sopravvivere, che del resto siete certi nessuno vi offrirà.
La Fondazione Scientifica vi offre questa occasione.
Ci prenderemo cura delle vostre esigenze. Assistenza legale, un reddito dignitoso e un piano di recupero.
Più sicuro e redditizio che rapinare banche con ogni super-umano a darvi la caccia e perfettamente legale.
In sovrimpressione il numero del nostro servizio legale.
Non vi nascondo che non sarà facile. Noi pretendiamo che usciate completamente dai vostri giri criminali e siamo più duri di qualsiasi agenzia di garanzia sulla libertà vigilata - sullo schermo si vede Drax che attera Thanos - ma questo vi metterà anche al sicuro da pressioni di ogni tipo. -
Lo spot finisce.
- Rieccoci in studio. Abbiamo con noi il professor Offspring, di Berkeley, un luminare in Antropologia meta-umana e l'editore J.J.Jameson, che tutti voi conoscete da tempo per le sue posizioni intransigenti nei confronti dei meta-umani. Che ne pensi Jonah? -
- È una buffonata, ecco cosa ne penso. La cosa in se può sembrare meritevole e certamente verrà apprezzata da qualche liberal dal cuore tenero, ma chi sono questi supposti guardiani? La maggior parte di loro sono alieni e super-criminali. Non saranno i Signori del Male ma dove erano durante l'ultimo attacco delle Sentinelle? Comodi nei loro rifugi. E adesso che tutto è nuovamente sicuro escono fuori e cercano di reclutare un po' di criminali per farsi il loro esercito privato. Certo, sono furbi, hanno soldi e appoggi in alto, ma non mi farete dire che sono eroi come i poliziotti, i vigili del fuoco o i nostri valorosi astroncrrs –
Una sedia colpisce il televisore, mandandolo a raggiungere un mucchio di altri sfortunati compagni ammucchiati in terra.
Carl Creel finisce in fretta la sua birra ed esce rimuginando fra se e se.
*Sarebbe una buona idea, ma la mia Mary non accetterà mai di rinunciare a questa vita. Lei adora il brivido, ma soprattutto è terrorizzata dallo squallore di quando faceva la cassiera al supermercato del paesello. Non l'interessa che stiamo scappando per colpa della follia di Zemo più che per quello che avremmo fatto noi. Eppure devo dirglielo...*
La stella d’oro
Entrano nel palazzo come se si trattasse dell'antro di una belva.
La tensione è palpabile. L'unica, flebile garanzia quella sorta di correttezza negli affari senza la quale neppure gli scambi più sordidi potrebbero aver luogo.
Tutti i personaggi di questa scena commerciano in creature vive, senzienti.
I tre che stanno entrando in questo momento sono commercianti di schiavi un po' particolari. Non per il loro aspetto, però. Uno di loro è alto e sottile, la pelle giallognola. Esistono forse 500 sopravvissuti della sua specie, che un tempo era potente. Hanno divorato tutte le loro risorse, financo i loro dei.
Il colosso giallo arancio è probabilmente ancora più raro. La sua specie è sopravvissuta sia a Galactus che a Ego. Ma il numero dei sopravvissuti è esiguo. Molto esiguo.
Il terzo, invece, è un esemplare molto comune. Ancora più comune è la forma che ha assunto, interi universi oramai non sono popolati che da loro. Erano un'arma biologica molto raffinata, ora sono un'infezione per il multiverso, al cui confronto la stessa covata è uno scherzo.
Ciò non toglie che in questo universo siano anche essi molto rari[ii].
Gli altri, i loro interlocutori, sono ancora più particolari, almeno all'apparenza.
Il grosso ciccione (ce n'è sempre uno e non è mai grasso, sovrappeso, taglia forte. È un ciccione, poiché non merita rispetto), dicevamo, il grosso ciccione gronda sudore in abbondanza. Lombroso, un oscuro e ridicolo studioso di una minuscola frazioncina di un minuscolo pianetino ai margini della galassia, gongolerebbe guardandolo.
L'aspetto della sua pelle ha un che di roccioso.
Sulla destra, il suo compagno è ancora più mostruoso. Verde scuro, gli occhi rossi, sulla testa come delle spine e la bocca, enorme, è come una voragine rossa e sdentata.
Il terzo li supera abbondantemente tutti quanti. Assomiglia, infatti, ad un drago tricefalo, tra il grigio e il marrone.
Lo scambio è veloce. Tutti hanno fretta e preferiscono stare allo scoperto, lontani dai loro covi, il meno possibile.
I primi tre aprono un computer portatile, vi infilano una scheda rettangolare che gli altri gli hanno passato e gliela restituiscono, poco dopo, in cambio di un mazzo di chiavi.
Escono, dirigendosi ai rispettivi veicoli.
La creatura che sembra d'ossidiana scuote impercettibilmente la testa, guardando il pesante e sgraziato furgone di cui hanno appena acquistato le chiavi.
I tre infilano le dita nella cintura e si accingono a salire.
L'esplosione rischiara a giorno il quartiere non molti istanti dopo che sono all'interno.
Zona blu. Molto al di sotto della città kree. Base della Guardia.
Negli appartamenti di Warlock c'è il silenzio più assoluto. Le stanze sono ordinate e vuote.
Nella piccola palestra un catafalco troneggia al buio.
Sopra un bozzolo. Somiglia ad un grosso bruco marrone ma in realtà è la forma rigenerativa di uno dei più potenti esseri del cosmo.
Si sta riprendendo dalle ferite riportate combattendo contro un avversario che sarebbe stato ostico per un dio.
Nessun altro poteva combatterlo con altrettanto potere, poiché Adam Warlock controlla la Gemma dell'Anima, anzi, in questa fase dell'evoluzione del cosmo lui è la Gemma dell'Anima, avendo soppiantato la coscienza della Gemma sostituendola con la propria.
E la Gemma dell'Anima controlla quello che per gli Arconti e i loro ministri è l'unica fonte vitale.
L'unica che gli permette di animarsi (le parole tradiscono spesso più di quanto si vorrebbe se l'osservatore è attento).
Ma spostiamoci dentro la base vuota.
Vuota tranne che per un individuo.
Il turno agli schermi è sempre noioso.
Acquario, Wundarr di Dakkam, lo sfrutta per le sue meditazioni quotidiane.
Il sistema è completamente automatizzato e lui è capace di uscire dallo stato meditativo in pochi istanti.
L'allarme suona e meno di venti secondi dopo il guardiano si sta dirigendo verso la porta per la stazione automatizzata nella cintura degli asteroidi, accanto alla quale è appena comparso un incrociatore skrull con le insegne imperiali (e quelle di Satriani).
Pigia un allarme generale, varca la porta e si avvia a rispondere al quadro di comunicazione sul quale un cicalino squilla insistentemente.
K'Un Lun.
Il servizio di sorveglianza è costante. Gli attacchi non si ripetono ad intervalli regolari e ormai la loro frequenza non aumenta più.
Ma neppure diminuisce.
L'infezione infra-mondo non accenna a scemare.
Aver individuato il problema permette ad un popolo abituato alla meditazione di non cedere alla disperazione.
Ma l'assenza di rimedi praticabili fa si che qualche singolo di tanto in tanto ceda.
Individuare la fonte dell'infezione non è stato facile.
In nessun luogo della città c'era un portale per il regno della disperazione. Nessun luogo per raggiungere la terra del dispensatore di caos. Questo fino a che qualcuno non ha concepito l'inconcepibile.
Oltre i confini della città il mondo alieno che la città invade esiste.
Ed un intero mondo ostile è in agguato. Un intero mondo ostile e inesplorato.
E li, neppure troppo lontano dalla città i maghi hanno percepito il portale aperto per il regno oscuro.
Non hanno incontrato la mente, se mente si può definire, di colui che vi si annida, ma è bastato per scioccarli. Alcuni di loro non si sono ancora risvegliati.
Altri che lo hanno fatto sono assaliti da incubi ripetuti.
Malgrado ciò, dopo aver consegnato a Yu-Ti uno degli anelli e uno dei monocoli per combattere le ombre del regno oscuro, i Figli della Tigre si apprestano ad uscire dalla città per raggiungere il portale e cercare un modo per chiuderlo.
Sempre che un modo possa esistere.
Periferia di Denver. Poi dicono l'originalità.
Qui non siamo nel Queens. Nella periferia di Denver, a parte la sparizione di un intero sobborgo per le Guerre Segrete dell'Arcano, non c'è molta familiarità con la rottura del tran tran che provoca l'apparizione di super-umani.
Qui è giusto apparsa di tanto in tanto la Donna Ragno. La seconda di quel nome. E naturalmente ci abita Molecola, quando sta sulla Terra.
Eppure il tran tran di quei luoghi è fatto di uscite presto la mattina per correre sul posto di lavoro e serate chiusi in casa davanti alla TV. Molti dicono di volerlo rompere, parlano quasi solo di questo.
Eppure nessuno nota il colosso calvo che esce a metà mattina da un'anonima casa in affitto (ma il cartello è sparito da pochi giorni) e sale in macchina per andare a fare la spesa.
Certo, non va in giro in pantaloni della prigione e a torso nudo come per lo più lo rappresentano. Un completo blu troppo grande e camicia bianca sono perfetti per sparire.
Ma un tempo, almeno nel suo giro, è stato famoso. Ed in fondo lo è anche oggi, in un circuito più esclusivo ma non più ristretto.
Esce per bisogno ma anche per procrastinare un discorso che ieri sera, quando è rientrato, era deciso a fare con la sua compagna.
Non appena l'auto guidata da Carl "Crusher" Creel ha svoltato l'angolo, altrettanto non notati, spuntano dalla parete della casa da cui è appena uscito, due creature altrettanto bizzarre, o almeno inusuali per quei luoghi.
Indossano due completi grigi da svariate migliaia di dollari.
Non lo fanno spesso.
Anzi, i più li vedono in abiti più sgargianti e comodi, ma oggi sono qui per affari.
Uno dei due, con lunghi capelli castani legati in una stretta coda ed una folta barba curata, può sembrare un manager moderno, o anche un modello di grido.
Di certo fuori luogo in un quartiere come questo ma non degno di una terza occhiata. O di una quarta.
L'altro, nettamente più robusto, è un gigante calvo dalla pelle verde con una gemma in mezzo alla fronte.
Si voltano, si dirigono verso la porta e suonano il campanello, come se fossero qui per vendere una bibbia.
Nessuna risposta. Ma non demordono.
Suonano una seconda volta e Drax parla - Non siamo qui per combattere, Mary MacPherran. Vogliamo solo parlare. Poi ce ne andremo e potrai anche far finta che non siamo mai stati qui. -
Passa più di un minuto, poi la porta si apre.
I due entrano senza neanche guardarsi intorno.
Forse, dietro le tendine serrate delle case intorno, qualcuno li ha notati. Non lo sapremo mai.
La stella d’oro. Non molto tempo dopo.
A questo punto la rappresaglia è giustificata. Negli affari, neppure nei più sporchi, non si danno delle buche del genere.
A meno di non essere sicuri di vincere. La risposta allo scherzo del furgone non si fa attendere. Si sono salvati perché se lo aspettavano, perché avevano i sistemi di rilevamento sufficienti e perché avevano dei campi di forza individuali di gran lunga più raffinati della media.
Quella era stata la parte più difficile. Campo di forza o non campo di forza, quando ti esplode attorno il mondo è un'esperienza tremenda.
E se gli schermi non avessero tenuto forse neppure Pargo sarebbe sopravvissuto.
Ma la scheda di credito, una volta riversata nei conti della banda aveva diffuso, sapientemente mascherato, un virus. Ogni trasferimento finanziario sposterà ingenti cifre su altri conti, segreti e cifrati. Entro il mese una parte ingente del capitale avrà cambiato di mano.
Un certo numero di appartenenti alla banda sono stati rapiti e consegnati alle autorità
Prima della consegna, due delle più potenti telepati del cosmo hanno estratto dalle loro menti ogni dato utile. Fatti i dovuti raffronti giunge su molti tavoli un dossier completo, nomi, nascondigli, clientele, corruzioni.
Su alcuni tavoli, i più importanti arrivano invece le parti del dossier non ancora rese pubbliche.
La retata è colossale, l'organizzazione colpita nel profondo.
Il capo, rovinosamente sfuggito nella notte, viene trovato alcuni giorni dopo, in un vicolo, freddato.
Mondo H'ylthri.
L'avanzata è difficile come può esserlo in un mondo in cui l'uomo non ha mai messo piede ed in cui la vegetazione non ha mai perso il sopravvento.
Malgrado ci sia anche molto verde intorno, forme e colori rendono il mondo estremamente alieno.
Ciò che i Figli della Tigre sanno su di esso, in effetti, lo rende ancora più inquietante. Alieno e pericoloso.
È con un misto di sollievo e sospetto, quindi, che accolgono il drappello di sostegno dalla città, guidato da Lei-Kung il tonante, che li raggiunge per scortarli fino al portale.
Uno di loro, in un modo o nell'altro, resta sempre in fondo alla colonna e tiene d'occhio tutti.
La marcia procede bene, fin troppo bene, in effetti, e non vengono disturbati.
I Figli della Tigre si scambiano segnali, così non vengono colti di sorpresa quando cadono in un'imboscata.
Né quando la pattuglia di K'Un Lun si rivolta contro di loro.
Lo scambio di colpi è veloce e gli avversari cadono come mosche, ma il vantaggio del numero è netto e soverchiante. Finiranno prima le forze degli H'ylthri o le energie dei nostri eroi?
Denver. Sempre in periferia. Stessa casa di prima, del resto.
- La proposta quindi... in soldoni, è questa. - Drax il distruttore, nel suo impeccabile completo grigio siede su un divano malconcio accanto a Mimo.
In mano una tazza di caffè ancora tiepido, per la verità pessimo. Ma tra le innumerevoli abilità di cui l'avevano dotato Alars, Mentore di Titano e suo padre Chronos, c'era anche la capacità di controllare i suoi sensi. Gusto compreso.
- Per riassumere... - Sulla poltrona di fronte, colossale anche in vestaglia e tuta da ginnastica, c'è Mary MacPherran, meglio conosciuta come Titania.
La scena è surreale, lo ammettiamo. Il bilanciere annodato in terra la rende appena più usuale.
- Noi dovremmo arrenderci, andare in prigione. Voi vi occupereste della difesa, della libertà vigilata e della tutela legale di nostra figlia, in modo che non ci venga sottratta. In cambio Mary MacPherran (non Titania) ottiene la direzione formale e sostanziale del progetto di recupero ex-carcerati e libertà vigilata della Fondazione Scientifica, una posizione che nessuna delle nullità che mi hanno reso la vita impossibile al liceo e subito dopo potrà mai raggiungere, neppure dopo essere andati a Yale. Non da un sobborgo come questo.
E farò finta che questa proposta non tenga conto di troppe informazioni sulla mia vita privata per non arrabbiarmi.
Carl Creel sarà la mia guardia del corpo, pagato con uno stipendio da Vendicatore. E rinunciamo per sempre alla vita da criminali.
Riscatto e soldi, come ha giustamente sottolineato, signor Douglas – sogghigna nell'uso del nome “civile” del suo interlocutore. - più la sicurezza di non perdere nostra figlia è un'occasione che si presenta una volta sola nella vita.
Eppure voi la ricaricate. Ha fatto notare che questa non è la nostra prima occasione per uscire dalla vita criminale e che dal suo punto di vista le ragioni per cui non abbiamo preso la palla al balzo possono essere tre.
Totale irresponsabilità. In questo caso, ha detto, questa è la nostra unica possibilità di immunità. Una volta entrati nel programma sarete irremovibili ed implacabili.
Ed è vero che noi due siamo in grado di impensierire Thor in combattimento, ma questo è altrettanto vero per quasi tutti i componenti della Guardia dell'Infinito.
Una velata minaccia, potremo dire.
Mancanza di reali opportunità. Farsi la galera, farsi togliere la figlia e vivere in miseria, magari sotto il ricatto o la minaccia di organizzazioni potenti con le quali abbiamo avuto in passato relazioni non è esattamente una situazione che non fiaccherebbe anche gli intenti di riscatto più determinati.
E qui sta il nocciolo del vostro programma, lavoro, magari non proprio come quello che offrite a me, ma lavoro e lavoro buono.
Tutela legale, non con avvocatucoli di terza fila, e protezione, perché anche AIM o HYDRA devono riflettere un paio di volte prima di mettersi contro la Guardia dell'Infinito e quasi nessuno di noi, neanche il più potente, è così insostituibile da valere il rischio di uno scontro con voi.
Ed in fondo è vero.
Poco utile per l'autostima, ma vero.
Terzo: il brivido di una vita sul filo. Dipendenza da adrenalina.
E per quello ci offrite di partecipare alle missioni della Guardia che non compromettano i limiti della libertà vigilata.
Con “molto tatto” ha suggerito che c'è molta più adrenalina nel suonarle a Galactus che a prenderle da She-Hulk. Ed anche un rischio maggiore.
In effetti, anche se non ci vanno giù per nulla leggeri e molti sono sopravvissuti solo per via dei poteri o di colpi di fortuna del tutto inspiegabili, ho sempre avuto la sensazione che i cosiddetti eroi si trattenessero.
Più rischi più adrenalina, l'equazione tiene.
Devo parlarne con Carl e non vi garantisco nulla. Ci sentiamo tra un paio di giorni. -
Sistema gramosiano
Il lavoro è lungo e faticoso. Un ampio spiazzo è ormai stato liberato, il cristallo rosso è visibile, per una parte sempre più grande.
Ma sono appena all'inizio. Ci vorranno anni e anni di lavoro. Romogok spera che il suo segnale di soccorso sia percepibile. Infatti ci sono molte irregolarità nella struttura stessa della realtà, tanto da presumere che non si trovino completamente nell'universo usuale.
Mentre si incammina, con fare sempre più stanco, nella profonda galleria in cui deve svolgere, per quel giorno e per i giorni a venire, il suo compito, avverte un tremore, un rumore sordo e all'inizio, quasi inaudibile.
La luce distante del sole semi-spento ha colpito il cristallo e disturbato, in qualche modo, il sonno di qualcosa nelle viscere dell'asteroide.
La galleria, come le altre aperte lungo le pareti del pozzo, inizia a crollare.
Mondo H'ylthri.
Lo scambio di colpi è serrato. Abe Brown colpisce con un pugno Lei-Kung che cade a terra svenuto mentre con un calcio sbalza indietro un H'ylthri che lo atterra con una manata. Bob Diamond è già a terra, Lin Sun stende un avversario con un uno-due fulminante e colpisce il successivo con un calcio volante che lo stende. Ma è stanco e ricadendo perde il ritmo. Un istante di ritardo, ma fatale. Lotus Shinchuko resta l'unica in piedi. La schiena contro un albero (non che qui sia sinonimo di sicurezza, ma tant'è). Ben più della metà degli avversari svenuti ai suoi piedi. Ma non è affatto sicura di poter neutralizzare gli altri da sola.
I suoi compagni sono a terra, feriti. Per un istante accarezza l'idea di fare il tentativo di riunire gli amuleti. Difficile in piena azione, ma un tentativo disparato nella sua situazione è meglio che arrendersi.
Ma Abe Brown sanguina copiosamente. L'amuleto potrebbe essere l'unica cosa che lo tiene in vita.
Da dietro un albero spunta il loro datore di lavoro, in un completo impeccabile da safari.
- Buttati a terra e copriti gli occhi – Fa.
- Non c'è alcun bisogno di nuovi inganni. Avete vinto. Non crederete che mi arrenda facilmente, però. Venderò cara la pelle. -
- Il problema dei mutaforma è che compromettono la fiducia negli alleati. È probabilmente il danno più grave che procurano. -
Detto ciò la sua massa si riduce leggermente e la sua testa viene rimpiazzata da una testa di elefante senza una zanna.
Ma quest'ultimo particolare non viene notato da Lotus, poiché Ganesh, il signore che abbatte gli ostacoli (in questo caso in maniera fin troppo letterale) le è saltato addosso e l'ha trascinata a terra con la sua mole.
Lotus fa per liberarsi, ma viene assalita da un terrore come mai prima le era successo. Assoluto e totale.
In realtà, percepisce, più che pensare, una volta ha già provato questa sensazione, quando aveva incontrato lo sguardo della signora della distruzione.
Ma la sensazione passa velocemente e già Ganesh si rialza, liberandola dalla sua cospicua massa.
Si trovano quasi al centro di una radura in cui ogni cosa è stata tagliata all'altezza approssimativa di un metro. Nel centro si trova la signora Parvati, nella posizione del loto, fluttuante a pochi centimetri sopra i tronconi.
Ganesh sta mangiando dei dolcetti mentre un profondo squarcio sulla sua schiena si sta velocemente rimarginando.
- Scusa. - Fa Parvati.
Risvegliano i compagni caduti, curando al meglio i feriti, e ripartono velocemente.
Pochi minuti dopo raggiungono la loro meta.
Un cerchio assolutamente nero che fluttua nell'aria. Avvicinandosi si percepisce una potente sensazione di disperazione.
Denver. Un attimo ancora a Denver.
Arthur Douglas estrae un cellulare, della linea speciale prodotta dalla Brand per la Fondazione, destinata a non essere commercializzata, poiché spazzare via l'intera industria delle telecomunicazioni avrebbe un impatto devastante sul pianeta. Una macchina estremamente utile per chi vola a velocità straordinarie e si teletrasporta.
La forma poteva essere anche un'altra, ma ovviamente quella del cellulare è mimetica.
- Matt? Se sei libero passerei in ufficio per illustrarti un caso interessante. Alle 16, allora. -
Detto ciò, Drax e Mimo entrano nella parete per sbucare nella sede newyorchese della Fondazione.
Sistema gramosiano
Esce dal portale a breve raggio, ha preteso l'energia per un salto, per risparmiare alcune, poche, ore sui soccorsi.
Per mettersi a posto con la coscienza, probabilmente. Come il suo popolo che spreca le proprie risorse a ritmo impressionante per poi ripristinarle a spese di altri.
Usare schiavi nel tentativo di risvegliare il proprio dio.
Non come il suo popolo. Lui è il campione del suo popolo. Il massimo propugnatore della necessità emergenziale che loro stessi si sono costruiti. Propugnatore di un modello nel quale non riesce più a credere. Il prezzo è troppo alto.
La prima volta, quando entrò in conflitto con il dio terrestre Thor, l'emergenza era reale. Avevano ignorato il problema fino a quando non fu troppo tardi. Non c'era più la possibilità di riconvertire il sistema, né di emigrare. Ma ora... ora la cosa è diventata strutturale. Accudiscono il loro dio di cristallo[iii] così da potergli chiedere di rimediare al loro sfruttamento delle risorse naturali dell'intero sistema planetario. A tutti i guai che la loro totale mancanza di disciplina comportano.
In ogni caso Mercurio[iv] dimentica presto i suoi dubbi. Non solo perché gli suonano strani, ma perché lo scopo della sua missione è chiaro davanti a lui.
Una colossale frana ha ostruito il pozzo e le gallerie sono, presumibilmente crollate.
Mentre una parte della sua mente si domanda fugacemente perché non arrivano altri soccorsi si mette all'azione.
Nello spazio non si formano fiamme, ciò non toglie che onde di calore concentrato possano, rapidamente, far evaporare la stessa pietra. Con il suo potere controlla la diffusione del calore in modo da non farlo penetrare nella roccia. Inutile cercare eventuali schiavi dispersi se poi li si cuoce a puntino.
Orbita di Plutone. Base orbitante della Guardia.
Attorno al pianeta (che formalmente pianeta non sarebbe per una serie di ragioni davvero troppo lunga da spiegare a chiunque abbia qualcosa da fare nella vita) orbitano due oggetti.
Il primo è un colossale incrociatore da guerra della flotta imperiale di Satriani, che viene direttamente dalla capitale dell'impero skrull, una delle decine che al momento si contendono il titolo di capitale, in effetti.
L'incrociatore è ancorato ad una colossale struttura, notevole sia per le sue dimensioni, accanto a cui l'enorme nave da battaglia svanisce, sia per il fatto che si tratta dell'impalcatura di un qualcosa in costruzione di cui non si intuisce ancora neppure la forma definitiva.
A lato del cantiere in cui si può distinguere il febbrile e inarrestabile lavoro di milioni di androidi, una piccola sfera di controllo, perfettamente abitabile.
Al suo interno un ristretto gruppo di senzienti sta trattando.
Acquario, Dragoluna, Gamora e Modred da una parte, Kl'rt, comandante in capo dell'esercito del principato di Satriani in lotta per ricostruire l'impero e la sua guardia del corpo De'Lila dall'altra.
Kl'rt è il primo a parlare. - Propongo una tregua, voi smettete di darmi la caccia e non tentate di ricatturarmi, permettendoci di chiudere un fronte. In cambio ho una proposta che può interessarvi, poiché può significare la fine della guerra di secessione dell'impero.
Guerra che anche adesso sta provocando milioni di morti in quella che per voi è la Galassia di Andromeda.
In cambio il futuro impero si impegna a non aprire fronti di guerra troppo vicini all'area di influenza della Terra e a non agire in maniera diretta contro il pianeta. -
- E niente azioni di intelligence. -
- Questo non posso garantirlo in alcun modo. Al momento possiamo impegnarci a non fare azioni ostili contro la Terra... -
- … e a ogni potenza ad essa collegata direttamente. -
- Titano e il pianeta che state terraformando. Ci chiedi molto, impedirci di acquisire informazioni su una parte essenziale della Galassia, su uno snodo strategico fondamentale e su un'operazione così segreta che tutti i servizi del gruppo locale cercano di scoprire.
No. Devo limitare la trattativa all'impegno di non fare azioni chiaramente ostili. So che è molto, trattandosi di un mero impegno sulla fiducia. Ma è in cambio della scelta su chi riunirà l'impero, non sul se.
L'esito della guerra è ancora incerto, ma che essa finirà entro l'anno è ormai indubbio.-
Mondo H'Ylthri. Ancora per poco.
- Impossibile chiuderlo da questo lato-
Ganesh impugna la sua zanna spezzata e la usa per disegnare simboli magici attorno agli occhi dei compagni e ai suoi. - Questo ci permetterà di vedere senza luce. -
Disegna poi un'intricata rete di simboli sulle loro fronti – Perché Kalì non ci veda come prede e per non farci individuare dal nostro nemico. Ci muoveremo in un regno che è anche la sua essenza, quindi non siamo sicuri che funzioneranno perfettamente.
Di certo la maggior parte potranno funzionare nelle prossime ore. Forse anche qualche giorno. Non ci serve così tanto tempo per la nostra impresa. -
Tale è il potere di Ganesh che nessuno dei suoi atti può fallire.
Attraversano poi il varco e si trovano in un'immensa distesa di oscurità. La più totale ed assoluta assenza di luce.
Ganesh si mette al lavoro immediatamente attorno al varco. Mentre gli altri si guardano intorno nervosi.
Presto la loro presenza viene notata. E prima pochi, poi sempre di più, ombre umanoidi iniziano ad attaccarli.
Gli incantesimi attorno alle loro braccia e alle caviglie gli permettono di combatterli.
Ma non è una lotta facile e si rendono presto conto che se il loro alleato non finirà presto il suo compito potranno solo soccombere.
Eppure non è con gioia che accolgono la trasformazione e l'apparizione di Kalì.
Le sorti della battaglia da disperate divengono difficili. Ma l'arrivo della loro alleata è accompagnato dalla paura più profonda. Attenuata, certo, dagli incantesimi di Ganesh. E loro non sono abituati alla paura.
Mentre sentono – Fatto, di qui non passeranno più. Neppure noi, però, temo. - Bob Diamond vede in lontananza, ad una distanza che non sa valutare che lungo le mura di una colossale città d'ombra, percorrendo una scalinata la cui prospettiva è a dir poco arbitraria, un colosso composto di buio e disperazione, la cui testa assomiglia a una massa colossale e spugnosa in perenne movimento si avvicina. La sua voce è muta, bloccata o impossibile da usare poiché non c'è un mezzo per propagarla. Ma tocca sul braccio il dio. Questi si volta e – Presto, via. - Si danno tutti alla fuga.
Una fuga ordinata, certo, ma contemporaneamente veloce oltre le loro forze.
Malgrado ciò il nemico guadagna molto lentamente ma inesorabilmente terreno.
- Portaci via di qui. Questo è anche il tuo regno, Kalì. -
- Non è così facile – la voce è più simile all'effetto che può fare un'ascia di vetro che striscia su una lavagna che al suono di una gola. - Il potere di colui che si annida in questo regno è forte. Ed ha esteso il suo dominio ai regni limitrofi, quasi come se fosse uno solo. I passaggi sono pochi, ma il potere non è transitivo. Io non ho potere qui, ma solo nel mio regno d'ombra. E non posso aprire un portale in esso che lui non possa riaprire.
Dobbiamo quindi prima raggiungere il mio regno e poi sigillarlo contro di lui.
Allora avremo qualche possibilità di andarcene sfuggendo alla sua ira. -
- Problemi, problemi, problemi. - si lamenta la bocca di elefante.
E i sei svaniscono per riapparire a una distanza incommensurabile, sempre che distanza sia un concetto con qualche significato in questo regno.
In lontananza, tanto lontano che sembra quasi un punto eppure perfettamente definito e riconoscibile il signore della disperazione continua ad avanzare. Ora, sembra, in maniera più veloce.
Ganesh si mette ad armeggiare attorno ad un portale simile al precedente, se non per il fatto che l'oscurità, la più totale assenza di luce permea entrambe le parti.
E le ombre li attaccano più insistentemente di prima. La battaglia ricomincia, furiosa e urgente.
Colui che si annida nell'oscurità si avvicina, torreggia sempre più sui nostri, fino a quando Kalì fa ancora sentire la sua voce. Milioni di unghie che graffiano.
- Oltre il portale, svelti. Questa non è una battaglia in cui potete essere di qualche utilità. -
Avanza. E la marcia dell'avversario sembra rallentare per un istante infinitesimo.
Magari però è solo un impressione. Un gioco da attribuire allo strano modo in cui possono percepire le cose in quel regno privo di luce.
Di certo l'impatto tra i due è impressionante, lo scontro tra due mondi.
Per un tempo che sembra infinito le forze sembrano in equilibrio.
Poi accade tutto in un istante. Kalì viene sbalzata via oltre il portale, ma Parvati cade a terra. Il portale collassa e si chiude e la signora Durga, l'inaccessibile lo sigilla.
Poi la triplice dea, che si è manifestata nelle forme di Parvati, Durga e Kalì parla. - Tutti a casa. Qui abbiamo finito.
New York.
Bob Diamond si sveglia nel suo letto. La mano gli corre al telefono ma già sa che anche gli altri sono nella sua stessa condizione. Sul polso ci sono ancora i segni tracciati da Ganesh.
L'amuleto, invece, è svanito.[v]
New York. Atrio della Fondazione Scientifica. Attraverso lo schermo TV.
Qui Trish Tilby per la CBNC. Qui è pieno di giornalisti, corsi per assistere al fatto del giorno. L'inizio della campagna di riabilitazione della Fondazione Scientifica.
E per assistere ad una colossale battaglia tra meta-umani. Contano sul fatto che in casi come questi arriva sempre qualcuno a rompere le uova nel paniere.
Questa campagna è molto chiacchierata. In parte perché negli Stati Uniti, la patria delle libertà, la riabilitazione non è vista di buon occhio da molti.
In parte perché la Fondazione, per il suo carattere sovranazionale, è vista da molti come un pericolo.
A voler essere obiettivi questa branca del lavoro della Fondazione è l'evoluzione logica di una serie di azioni che sembravano occasionali, ma che a rigor di logica occasionali non sono.
Molti dei componenti della Guardia dell'Infinito, cui la Fondazione fa chiaramente e dichiaratamente capo hanno un passato travagliato.
Il caso più eclatante è forse il processo che ha riabilitato il nome del Colonnello Desmond Pitt, meglio conosciuto come Darkoth, a lungo considerato un traditore al soldo di Latveria.
Senza la Fondazione non sappiamo se le prove di come sono andate veramente le cose sarebbero venute a galla.
Dragoluna, appena arrivata, o tornata sulla Terra, si scontrò contro alcuni cosiddetti super-eroi, nel suo tentativo di opporti al titano Thanos.
Modred, si dice, fu coinvolto in più di un caso nel tentativo di entità al di la del mondo quadridimensionale nel quale viviamo di prendere il controllo del nostro universo o per lo meno di entrarvi attraverso la Terra.
Gamora, si dice, è stata cresciuta e modificata da Thanos, che alcuni dicono essere un criminale intergalattico.
Mimo è stato più volte implicato in eventi per lo meno dubbi. Certo, se le ripetute persecuzioni razziali, anche da parte di settori del governo, nei confronti dei mutanti non avesse reso ingestibile il diritto negli USA, la sua posizione sarebbe più chiara.
Sono, del resto, per lo più voci e illazioni, fatto sta che sono tutti schierati ai lati del palco.
Di fronte, in fondo alle scale è pronto Codice Blu, la squadra speciale della polizia di New York specializzata in meta-umani.
Esce il gotha della Fondazione, l'ex poliziotto, ex investigatore privato e ora direttore della sezione statunitense della Fondazione Scientifica, Nathaniel Byrd e la madrina di questa iniziativa, Millie Collins, Millie la modella, dal nome della sua casa di moda.
Manca solo Adam Warlock, presidente della Fondazione, che i bene informati dicono convalescente da una delle battaglie della Guardia dell'Infinito[vi].
Fatto sta che di ritorno da quella missione la Fondazione ha dato il via, di comune accordo con Atlantide, alla sua campagna per raccogliere le famose isole di immondizia, per lo più plastica, che si trovano al centro di tutti gli oceano del mondo...
Ma stanno iniziando, l'audio al palco. -
- Non voglio mentirvi, quando facevo il poliziotto ne ho visti molti che si lamentavano di non aver avuto l'occasione giusta per uscire dal giro.
Non ho mai creduto che fosse vero per tutti.
Ma certamente molti c'erano caduti e ricaduti perché nessuno aveva offerto loro alternative.
Alcuni di loro vengono da ambienti svantaggiati, non hanno mai avuto un'occasione e si ritrovano tra le mani questi poteri.
Nessuno ti da un lavoro perché hai dei poteri, anzi, a volte è un handicap.
Nessuno tranne la malavita.
La loro scelta è tra un lavoro da manovale a giornata sottopagato e fare lo sgherro superpagato usando i superpoteri.
Vi chiedo seriamente di porvi questa domanda: voi cosa fareste al loro posto?
Non c'è bisogno che mi rispondiate. Rispondete solo a voi stessi.
Vi aiuterà a capire meglio la nostra iniziativa. Noi offriamo ciò che altri enti già offrono a chi non ha poteri.
Un lavoro onesto in cui impegnare le vostre migliori capacità, la possibilità di uscire dal giro, una relativa sicurezza nel caso qualcuno del giro cerchi di reclutarvi con la forza.
Non è poco, sappiamo tutti che non lo è. Cogliere l'occasione sta solo a voi.
Oggi siamo qui semplicemente perché i primi due hanno scelto di fidarsi di noi.
Sono molto potenti ma non sono pezzi grossi, questo programma non è fatto per i pezzi grossi.
Se Zemo vuole conquistare il mondo e instaurare il quinto Reich non gli offriamo un lavoro.
La Guardia ha un'altra medicina per lui.
Anche se è più facile che intanto lo abbiano sconfitto i Vendicatori.
Non sono pezzi grossi, dicevo, eppure sono, a nostro avviso, il caso perfetto per noi.
Non trovavano l'occasione giusta.
Se il tuo ultimo lavoro è stato quello di commessa in un paesino in cui la mobilità sociale era già scarsa al tempo dei pionieri e poi sei caduta vittima dei piani del Dottor Destino le occasioni di riscatto non abbondano.
Bene. I nostri ospiti ne hanno accolta una al volo.
Se andrà a buon fine non dubitiamo che molti altri seguiranno il loro esempio. Noi lo riteniamo uno sforzo degno.-
Dalla sede della Fondazione, vestiti in abiti borghesi, di buona fattura ma non eccessivamente costosi, escono Mary MacPherran e Carl Creel. Vedendoli in abiti civili i telespettatori dei canali legali (ma anche quelli che vedranno i 3 secondi del telegiornale) possono più facilmente identificarsi con loro.
Scendono alcuni scalini e si consegnano a Codice Blu. Resta il processo.
La stella d’oro. Ogni minuto meno malfamato.
Strisciano nell'ombra. Il fallimento degli agguati per strada li hanno spinti ad un gesto estremo. Hanno forzato il territorio degli avversari, scoprendo che la loro presa su di esso è per lo meno discutibile.
Si sono quindi decisi ad impartire una lezione fondamentale. Quando ci si dedica all'impresa criminale il vantaggio imprenditoriale e la superiorità economica sono fattori insufficienti.
Nulla senza il controllo del territorio e la capacità di ricorrere, in casi estremi, alla violenza più spietata.
È per questa ragione che hanno costituito questo gruppo di fuoco ed ora si avvicinano, strisciando nella notte, alla casa in cui si trova il quartier generale dei loro avversari, questi nuovi commercianti che non vogliono sottoporsi alle regole del cartello, che intendono acquistare secondo le loro esigenze e non rivendono se non in mercati propri, sconosciuti agli altri.
È necessario ristabilire la disciplina, si, insomma, chi comanda.
Non si ritengono uomini malvagi, credono fermamente di essere imprenditori.
E, in una maniera sottilmente ironica, ironica quanto può esserlo la realtà, lo sono.
Una parte, ovviamente, il grosso, come sempre accade nei casi in cui si parla di mercato, è bassa manovalanza, destinata a tramutarsi in concime, cibo per i vermi, banchetto rituale o qualunque sia la forma funeraria della loro cultura, in tempi relativamente brevi.
La bassa manovalanza, dicevamo, striscia nell'ombra.
Ovviamente non è così facile intrufolarsi nel territorio altrui ed i loro avversari, che incidentalmente sono fra i protagonisti della nostra storia, non sono certo delle anime belle. Fare l'anima bella contro l'impresa criminale è, del resto, un elaborato, per nulla indolore, sistema per il suicidio.
La tenaglia scatta nel momento stabilito, il gruppo di fuoco si trova imbottigliato ben dentro il territorio avversario. La sparatoria è relativamente breve.
Una delle cose che si imparano presto, girando per la galassia, è che il progresso tecnologico mette a disposizione una gran quantità di armi non letali. Un'altra è che queste servono ad aumentare la brutalità dello scontro, almeno nella quasi totalità dei casi.
In ogni caso, il commando non esce dal territorio avversario.
Tribunale degli Stati Uniti per il Distretto Sud dello Stato di New York
Il giudice Sharon Banks osserva dall’alto del suo scranno la varia umanità davanti a lei: al banco dell’Accusa un nero massiccio un po’ sovrappeso calvo e con gli occhiali dall’aria un po’ seccata. Al banco della difesa una donna in sedia a rotelle con i capelli neri e gli occhiali. Al suo fianco un uomo alto e calvo con un fisico da culturista che sembra a disagio nel completo scuro che indossa che sembra dover esplodere al suo prossimo respiro e una donna dai capelli rossi alta e muscolosa.
-Dunque, avvocato Blake, cos’ha da dire?- chiede infine il giudice.
-Quello che ho da dire, Vostro Onore…- risponde Becky Blake -… è che i miei assistiti Carl e Mary Creel, meglio noti come Uomo Assorbente e Titania, hanno abbandonato da tempo la carriera criminale e stanno crescendo insieme una figlia. La loro partecipazione all’assalto dei Signori del Male al Palazzo dei Vendicatori[vii] è stata forzosa e possiamo provare che alla prima occasione utile si sono rivoltati contro il Barone Zemo. In queste condizioni una cauzione elevata sarebbe controproducente. -
-A lei, Avvocato Delacourt.-
-La Procura si oppone, Vostro Onore, Si tratta pur sempre di due pericolosi latitanti.
Se erano così sicuri delle loro ragioni perché non hanno immediatamente affrontato il processo?-
-È quello che sono pronti a fare adesso, per questo si sono consegnati spontaneamente. Vogliono che la loro figlia cresca senza la paura che un giorno o l’altro siano portati in prigione… cosa che accadrà se lei non concederà una cauzione adeguata.-
-Ho udito abbastanza.- dice infine la Banks –Fisso la cauzione in centomila dollari. Il 10% in contanti il resto in titoli e garanzie.-
Seguimos en combate
[i]http://it.wikipedia.org/wiki/Oprah_Winfrey
[ii]E del resto questo è un universo che richiede standard vitali molto alti
[iii]Esatto proprio lui. Per i tre che non avevano ancora capito il protagonista di questa storia è Xorr, il dio gioiello di Gramos. Certo, a patto che riesca a risvegliarsi. Due note, striminzite. Gramos, terzo dalla stella Sekar, è un mondo di tipo sostanzialmente terrestre. Anche i suoi abitanti, al di la del fatto che hanno la pelle nero-bluastra e che possono rilasciare scariche energetiche dalle mani, sono sostanzialmente umani.
[iv]Mercurio è un gramosiano mutato. Possiede poteri termodinamici, che usa in maniera piuttosto grezza ed è nemico di praticamente chiunque. Questo nel nostro universo lo renderebbe uno psicotico grave oppure presidente degli Stati Uniti, nel cosmo Marvel la cosa è così comune da far si che venga considerato uno scagnozzo qualunque, magari di alto livello.
[v] Le avventure di Bob Diamond continuano su Devil 62
[vi] Se hai un buon PR è improbabile che le tue avventure, anche quelle che si svolgono nei luoghi più remoti, restino un segreto.
[vii] Su Vendicatori MIT 74/76.